Semi di Futuro: il progetto di Sophie

Per raccontare la storia di Sophie avevo preso tanti appunti, sulle note dell’iPhone: poi è successo che l’iPhone ha avuto dei problemi, abbiamo dovuto riconfigurarlo, e tutte le note sono scomparse.

Ho pensato: da dove parto per parlare di una ragazza di 27 anni che dal Chianti vuole cambiare le regole dell’economia rurale? Come faccio a descrivere Tregole, la fattoria e bed & breakfast in cui Sophie lavora se non ricordo quanti ettari ha, quando è nata?

Pasta #Semidifuturo

Poi mi sono ricordata di una scena, e ho pensato di partire da qui

Ci sono Sophie ed Edith (sua madre) nella sala da pranzo. Edith ha preparato la cena insieme a Margherita, la sua collaboratrice che scopro essere una mia compaesana: alcuni dei piatti sono stati preparati da me, Patrizia e Nicola, in una cooking class pomeridiana che ha rallegrato il tempo. Ho fatto le pappardelle per la prima volta in vita mia, scoprendo quanta tenacia richiede stendere la pasta.

Al tavolo, la sera, ci siamo noi, una coppia sposata del Massachutes e due ragazze di Miami, che sono venute a Tregole per sposarsi il giorno dopo (Tregole ha una piccola chiesa: a sposarle sarà Dario Castagno, uno scrittore di origine inglese che  vive in Chianti e lo ama come solo uno straniero sa fare. Sembra un cowboy, io penso che un cinquantenne così affascinante non lo avevo ancora incontrato). Durante la cena si parla di serie tv: in America hanno già Netflix, da noi arriverà tra poco.

Edith va avanti e dietro dalla cucina, ogni tanto si siede. Beviamo il vino che producono loro, un Chianti Classico DOCG che non ha la fogliolina del biologico ma non per questo è meno biologico. A un certo punto Sophie dice alla mamma di stare seduta, che da qui in poi ci pensa lei: la tocca, non è un abbraccio, ma la avvolge.

Sophie ha perso il padre un anno fa, e lì io penso: «sono solo loro due»

Due donne che in mezzo all’Italia, in una regione di colline e boschi, in una casa di pietra e legno combattono il tempo, la diffidenza, la crisi procedendo nella stessa direzione, con la stessa tenacia con cui stendono la pasta. Si fanno forza tra di loro, lottano per creare nuovi semi.

Il progetto di Sophie si chiama proprio così: Semi di Futuro

È un bando aperto a chiunque abbia un’idea di business valida e voglia realizzarla a Tregole: può riguardare il terreno agricolo, il ristorante, il bosco, l’orto. Tu mandi la tua idea, e la sviluppi insieme a Sophie ed Edith, lì, in Chianti, a Tregole.

Quando chiedo a Sophie che idee le piacerebbe ricevere, lei risponde: bizzarre, innovative e fattibili. Le piacerebbe che Tregole diventasse un laboratorio di idee, e sa che sarà possibile solo condividendo, collaborando, aprendosi alle iniziative che vengono da fuori: dalla testa di chi ha un’idea di agricoltura ma non ha un terreno, un luogo dove esprimerla.

Una fetta di mondo sa che nel 2015 l’economia gira grazie alla collaborazione: qualcuno la chiama sharing economy, e con difficoltà troverete qualcosa di sharing nell’agricoltura. Dai campi si scappa o ci si nasce, nell’orto si resta e si fatica, col vino si guarda il cielo e si spera: è una quotidianità che ti attanaglia, le risorse non sono immense e il web sembra un universo lontano.

Sophie ha scelto di tornarci dopo una vita passata a girare il mondo: ha cominciato a viaggiare in rete da poco: non sa davvero se il web l’aiuterà nel suo progetto ma si fida dei suoi collaboratori. Sophie è il futuro più compiuto che potrei immaginare, un misto di zolla e fibra, di emotività e determinazione. È terra che attraversa il mondo. È l’agricoltura di domani nell’economia di oggi.

Condividete il suo progetto

Il link con tutte le informazioni lo trovate qui, l’hashtag è #semidifuturo. Perché credo, e lo sapete anche voi, che Edith e Sophie non sono sole.

Ci sono 2 commenti

  1. Non so se con le tue note avresti saputo scrivere di meglio, ma già così a me sembra perfetta.
    Una bella storia in cui in un certo senso mi rispecchio e bella iniziativa, grazie per averla condivisa.
    V.

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