Qualche mese fa sulle bacheche dei foodies d’Italia è circolato il video di Diva, una ragazza coreana di 33 anni che consuma i suoi pasti in streaming chattando con i suoi fan. Se volete vedere uno dei suoi video, ecco un’avvertenza: non apritelo se soffrite di misofonia. Questo è un articolo per chi come me e Faith, e vorrebbe prendere a randellate quelli che mangiano a bocca aperta producendo rumori fastidiosi.
La misofonia (tradotta erroneamente in italiano come misofobia) è un disturbo del sistema nervoso centrale che causa reazioni spropositate a certi suoni come la masticazione e in genere i rumori umani del cibo (la suzione, la lingua che schiocca sul palato, i denti che spezzano il pane): quando la persona che soffre di misofonia sente questi rumori, solitamente prova rabbia, fastidio, disgusto. Prima che qualcuno urli all’alert cazzata o Avrebbe potuto scriverlo Dissapore, fatemi confessare un paio di cose e chiedetevi se non è capitato anche a voi.
Finché la mia amica Valeria non mi ha linkato l’articolo in cui si parlava di Faith, credevo di essere solo particolarmente sensibile a certi rumori. Talmente sensibile che:
- Quando mangio con persone che fanno un forte rumore masticando, mi assale un enorme senso di fastidio: nella mia testa alla Ally McBeal i loro rumori diventano totali, e quelle persone non sono più persone ma lingue e denti che si sono alleati per martellarmi i neuroni. Per farli stare zitti l’unica soluzione sarebbe 1. privarli del cibo 2. alzargli le mani addosso 3. chiedergli di deglutire senza masticare. Io, da brava pacifista, mi alzo, se posso.
- Se sono in un locale da sola e al tavolo affianco al mio c’è qualcuno che mastica rumorosamente, afferro le cuffie e alzo il volume, non prima di aver guardato quel qualcuno con odio pensando “Sciò”
- Se capita di trovarmi in un ambiente ristretto con qualcuno che è particolarmente generoso nel diffondere le manifestazioni salivali delle sue deglutizioni, io smetto di mangiare, tra nausea e irritazione fisica.
Non sono sensibile, io soffro di misofonia! La mia ipotesi – occhio a chi la discute – è avvalorata dall’esistenza dell’Associazione per la Misofonia, che riporta la descrizione dei sintomi, una raccolta di articoli e finanche un calendario di appuntamenti per i misofoni (non oso immaginare il momento del pranzo insieme). Ne ha parlato il New York Times e The Kitchn.
Nzomma, ora ditemi che non sono sola (o raccontatemi della vostra e di altre strane fobie :)
Succede anche a me! Mi irrita profondamente il sistema nervoso!