Cosa mangiare, vedere, comprare a Berlino

Quanti pasti eccellenti si possono fare in una vacanza di 7 giorni? Il 99% secondo le mie statistiche, ricavate dalla mia ultima vacanza a Berlino: ecco quindi la mia mappa & guida su cosa mangiare a Berlino, e – accidentalmente – vedere e comprare. Questo è il primo di due post dedicati alla città, nel secondo mi faccio i conti in tasca e vi dico quanto costa e come organizzare un tour enogastronomico di Berlino.

La mappa gastronomica di Berlino

Circa un mese prima di partire ho cominciato a leggere post su dove mangiare a Berlino: la vera cucina tedesca, i migliori hamburger, il vietnamita che lascia il segno, bar che fanno colazione con uova e quelli che hanno la cheesecake tutto il giorno. Queste le mie fonti principali: Doppelberlin, Stillinberlin, whatshouldieatforbreakfasttoday, berlinfoodstories.

Ho chiesto poi consigli agli amici su pasti e luoghi imperdibili, ho selezionato, mescolato e ho costruito la mia mappa di Berlino su My Maps: la trovate qui sotto.

Per ogni indirizzo trovate due righe di spiegazione, del blog o scritta da me. L’ho costruita pensando che ogni volta che avessi avuto fame avrei potuto aprirla, consultarla e sapere dove dirigermi: il più delle volte ha vinto il processo contrario, ossia scegliere dove mangiare e da lì visitare i dintorni.

Ho personalizzato tutte le icone, perché essere ossessiva è il mio passatempo del cuore, ed ecco la legenda:

  • Giallo= etnico
  • Verde= colazione, brunch, caffè
  • Viola con hamburger= street food
  • Fucsia con posate= ristoranti
  • Celeste= bere
  • Arancione con stella= shopping, dai tessuti al design, dalla carta alla tavola
  • Nero con cuore= luoghi da vedere

Dove mangiare a Berlino

Questa è la mia selezione dei migliori dalla mappa: sono i posti in cui ho mangiato meglio, in alcuni sono tornata per la seconda volta tanto mi sono trovata bene.

Shiso Burger, Mitte

Il locale mescola sapori asiatici ai tradizionali burger, a partire dai panini cinesi, i classici mantou di farina di grano cotti al vapore. Da non perdere: il Chili lemon burger, con cheddar, cetrioli, pomodori, cipolla rossa, ketchup, coriandolo, maionese al lime, salsa chili. Da sapere: l’hamburger più caro costa 7,50€, si può scegliere tra carne di Angus o Wagyu, si paga solo in contanti, alle 19 c’è già fila.

Shakespeare & Son, Friedrichshain

Libreria con bagel, quelli buoni davvero. Il locale / libreria è gestito da sole donne – la selezione dei libri indica un alto grado di femminismo -, che preparano bagels di diverse tipologie da farcire a piacere. Da non perdere: il bagel al miele e la carrot cake. Da sapere: la selezione dei libri è davvero incredibile, in fondo alla libreria c’è una stanza internet free, dicono che non faccia paura.

Michelberger Hotel, Friedrichshain

Quanto può essere bello un hotel? La risposta è qui, in un albergo / ristorante dove ogni dettaglio merita di essere catturato.

Hallesches Haus, Kreuzeberg

Pareti tortora, piante sospese, tavoli distanziati e un concept store al 300% hipster: nonostante l’abbondanza di fenicotteri e forbici dorate, questo posto mantiene una sua integrità gastronomica. Da non perdere: il piatto unico con hummus e uova in camicia. Da sapere: sul bancone c’è un boccione con acqua e limone, si può prendere gratuitamente.

Parker Bowles, Kreuzeberg

Ogni giorno due piatti nuovi alla carta e un menu stabile di sandwich, omelette, piatti unici. Bevande fresche, un incanto a pranzo, più costosetto la sera. Da non perdere: l’omelette con avocado, salmone e cipolla rossa servita su un crostone di pane. Per scoprire che con 5,90€ si può mangiare benissimo. Da sapere: c’è Modulor a pochi metri, non vi serva sapere altro.

Brammibal’s Donuts, Neukölln

Se non siete incuriositi dai Donuts ma volete mangiarne di buoni, questo è il posto per voi: vegani, soffici, buonissimi. Da non perdere: il Donut al cioccolato e arachidi, il loro bestseller. Da sapere: sulla stessa strada il sabato si tiene il mercato turco, che di turco non ha nulla ma ha bancarelle con prodotti artigianali, stoffe e oggetti handmade.

Cosa non perdere a Berlino: la mia top three

(Incredibilmente, in nessuno dei 3 posti si mangia, o almeno non è quella la ragione per andarci. Sono tutti e tre posti scoperti per caso, e forse scoprire è la condizione principale della meraviglia)

Urban Spree

L’Urban Spree è solo uno dei piccoli gioielli urbani ricavati da questo complesso edilizio che da fuori somiglia a un enorme centro sociale fatto di fabbriche abbandonate ma che da dentro è uno dei posti più belli di tutta Berlino: piscine, skate park, street food, edifici con pareti per arrampicarsi. Qui ho avuto la fortuna di capitare al Seafood Festival, dove ho mangiato un ottimo sgombro con sticky rice ed erbe asiatiche. Mi è piaciuto perché: i berlinesi hanno la capacità di innestare la vivibilità tra mura decadenti come su tavoli di marmo. Dategli uno spazio e loro lo renderanno adatto alle loro esigenze, vivendolo senza troppi formalismi. Questo spazio racchiude e racconta benissimo questa caratteristica. L’ora migliore per andarci? In estate verso le 18.30, in modo da vederlo con il sole.

La prima textile  butchery al mondo: Aufschnitt

Quando passi davanti alla vetrina di Aufschnitt non realizzi subito che quel salame non ha grasso ma cotone: quando lo comprendi, impossibile non entrare per ammirare le creazioni di Silvia Wald, la designer – vegetariana – che ha creato nel quartiere di Friedrichshain un tributo al tessile e al grottesco. All’interno non è possibile fare foto, ma sul sito hanno un eShop dove poter acquistare anche voi il vostro morbido cuore meat free.

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Badeschiff nell’Arena berlin

Piscina nel fiume in estate, bagno turco in inverno, e intorno localini sul fiume: Badeschiff è solo una delle location di Arena Berlin, un’area urbana di edifici industriali recuperata per dare vita a locali e spazi di intrattenimento. Qui nell’Arena si è tenuto anche Bread&Butter, l’ultimo festival di Zalando.

Buona Berlino a tutti!

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