L’editing delle ricette: scrivere per comunicare

Scrivere le ricette: cosa ci vuole? Preparo, cucino, mangio e scrivo: nulla di complesso, giusto?
Scrivere le ricette in maniera corretta è in realtà un’attività che ha dei criteri: grammaticali, semantici, comunicativi. In questo post vorrei dare alcune dritte e sottolineare gli errori più comuni da evitare.

Nel 2020 ho lanciato un corso in streaming tutto dedicato al Food Writing: lo trovate qui.

Ho appena ultimato un lavoro di editing per una pubblicazione: il mio lavoro è consistito nell’uniformare le ricette stilisticamente e nel  rendere in italiano corretto il procedimento. In più, nel corso di foodwriting che io e Fabrizio abbiamo tenuto con Zandegù, una puntata era proprio dedicata alle ricette.

Ecco quindi i consigli di editing di ricette per siti e foodblog che ci sentiamo di dare.

Alcuni sono scontati, ma vista la produzione sterminata di ricette che non hanno mai sfiorato la grammatica, ci sentiamo di non omettere nulla.


Qui una pagina di Cucinare in Lavastoviglie di Lisa Casali: un buon esempio di scrittura di ricette.

Il foodblog è come il salotto: ci ricevi la gente.

Questa frase fa parte dei nostri corsi, e sottolinea una differenza evidente: il tuo diario è chiuso nel tuo cassetto, il blog è il diario che hai tirato fuori dal cassetto, hai messo in cucina e stai condividendo con i tuoi lettori. Pur conservando il tuo stile, pensa che chi cerca una ricetta ha bisogno di capire in maniera chiara quali sono gli ingredienti, il procedimento, i tempi di cottura ed eventuali accorgimenti. Scrivere un unico post in cui nel testo inserisci dosi, tempi, considerazioni personali senza distinguerli graficamente farà di quel post una ricetta farraginosa che pochi avranno voglia di sperimentare.

L’uniformità stilistica, che è come una zolletta di zucchero.

Nel tuo blog hai pubblicato 200 ricette e ognuna è scritta in maniera diversa, sia come stile introduttivo che come grammatica degli ingredienti. Scegli una strada e percorrila, abituerai il lettore al tuo modo di comunicare un procedimento e sarà più facile seguirti.

Gli ingredienti, mai scontati.

* Crea la tua lista degli ingredienti: prima l’ingrediente, poi le dosi, poi l’unità di misura: Farina 200g, Latte 100ml, Sale 1 pizzico.
* Scrivi sempre gli ingredienti a parte e fornisci sempre le dosi più precisamente possibile.
* Non usare mai gr, ma sempre grammi o g

Il procedimento, la fase cruciale.

* Non ripetere le dosi degli ingredienti nel procedimento: le hai già messe nella lista, perché appesantire il testo?
* Descrivi il procedimento, ma soprattutto l’effetto: cosa ne dovrà uscire? Un impasto omogeneo? Liquido? Uno spessore di due dita?
* Usa la persona che vuoi e mantienila: la seconda plurale è quella che preferiamo, la prima singolare è quella che malediciamo.
* Sii preciso: “mescolare con la giusta energia”. Giusta? Cioè?
* Occhio alla descrizione del procedimento: chi vi legge è una persona che ha fatto la spesa e che sta cucinando la vostra ricetta. Nello scriverla abbiate in mente chi deve seguirla passo passo: rendete chiari i diversi passaggi.

* Asciuga: evviva la sintesi.

Mettete a cuocere un pugno di riso, deve bollire in abbondante acqua salata DIVENTA Lessate il riso in abbondante acqua salata.
Per il pesto, dovete frullare il basilico, i 200 g di pinoli, le olive tagliate a rondelle con un cucchaio di  olio DIVENTA Per il pesto frullate insieme basilico, pinoli, le olive e l’olio.
Avrete scritto dosi e altri tips a parte.
Vedete questo esempio, tratto dal libro di Paolo Lopriore 0-24: una giornata in cucina


Procedimento + presentazione + tips + ingredienti a parte = una buona ricetta

Il vocabolario

La pasta si butta (ma è cacofonico), ma si può gettare, lessare, colare, mettere a bollire.
Sfruttate i sinonimi.

L’indicazione più importante

La tua nonna cucinava bene, non serve me lo dica più di una, due volte all’anno

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Ci sono 11 commenti

  1. Viva Iddio e post come questo! Curare il proprio blog e i suoi contenuti dovrebbe essere la cosa più importante, il punto di partenza per qualsiasi blog, sito o portale. Purtroppo in giro se ne vedono e leggono di ogni.
    Scrivere bene, formattare a modo e pubblicare fotografie non dico belle, ma almeno decenti è il primo passo.

    P.S. Viva i sinonimi e lodato sia chi ne fa buon uso!

  2. Molto utile. Nelle poche ricette che ho scritto, non ho mai pensato di inserire le dosi DOPO l’ingrediente. Come non averci pensato prima? Ma d’ora in poi non sgarro più! Grazie!

  3. Ne avevo bisogno,lo dico davvero,per capire e confrontarmi. Farò il mio esame di fine anno seguendo un punto dopo l’alro il tuo post :)

  4. Interessante.
    Prima di tutto io sbaglio spesso. Scrivo gr. pur non essendo arrabbiata :)
    E poi la scelta della persona. Io partii anni fa usando la prima singolare per dare l’idea del coinvolgimento personale e a seguito di un post del Papero Giallo. Quando però scrivo fuori dal mio blog tendo ad usare la seconda singolare per far capire che vorrei che il lettore andasse in cucina. Alcune volte alterno tra l’io ed il tuo per dare l’idea di stare in cucina in due,
    Sembrano stupidaggini, ma un post come questo apre riflessioni su riflessioni.

  5. Grazie molto istruttivo per chi scrive di cucina con passione.Spero di riuscire a seguire i vostri consigli.

    La prima volta che scrissi una poesia avevo 9 anni
    e provavo un forte turbamento
    alla vista di un mio compagno di classe.
    Avevo trovato nella libreria di mio padre un libro di Veronica Franco e leggendo le sue poesie avevo provato a scriverne una
    anch’io. Mi sembrava bellissima ed il giorno del suo compleanno la consegnai
    come biglietto insieme al regalo. La lesse ma non mi disse nulla. Rimase un
    segreto fra me e lui.

    Il regalo…..i miei biscotti preferiti , i giglietti, … li divorò uno dopo l’altro guardandomi negli occhi.

  6. Sono felicissima di aver trovato questo post: davvero utile, confermo!
    Ho provato a fare qualche cambiamento nella formattazione delle ricette e devo dire che mi piace… spero proprio arrivino consensi!
    Grazie della chiarezza e della sincerità espositiva, quella che cerco di applicare ogni volta che scrivo un post e che cerco quando mi ritrovo a leggerne di altri.
    Ciao da Bologna, Monia.

  7. […] L’editing delle ricette, un ottimo articolo su come scrivere e formattare il testo di una ricetta. […]

  8. Salve, ho trovato molto interessante l’articolo, ho una domanda.Come mai sarebbe preferibile scrivere prima l’ingrediente e poi le dosi? Io nel mio blog scrivo le quantità o dosi e poi l’ingrediente es. 200 g farina, 2 cucchiai zucchero, 1 uovo.

    Da lettrice personalmente la vista a colpo d’occhio delle dosi mi fa rendere conto se gli ingredienti che ho casa bastano per la ricetta, per questo ho adottato questo schema per le mie ricette.

    Ma vorrei migliorarmi sempre di più sia come cuoca che come scrittrice.
    Grazie mille
    Monia

  9. certo nell’esempio si poteva mettere gli gnocchi e non i gnocchi.
    è comunque un articolo molto interessante :)

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