Sabato 21 settembre abbiamo parlato di Professione Foodblogger. Qui in basso pubblico il video del panel, grazie alla registrazione della BlogFest.
Vi anticipo che:
- l’incontro è andato molto bene e la qualità degli interventi è molto alta;
- dura un’ora;
- la sala era gremita.
Una spiccia riflessione al volo in merito a quello che ci siamo detti, alle domande di chi era presente e che comprende anche le diverse iniziative che coinvolgono foodblogger con scopi più o meno divulgativi e didattici.
In questo panel abbiamo stimolato domande e riflessioni che pensiamo siano serviti a chi ascoltava, che fossero altri blogger, altre agenzie, altre aziende: abbiamo quindi tentato di offrire contenuti utili e condivisibili intorno ai temi che toccano i lavori del food.
Uno degli equilibri più difficili – e credetemi, io sono esperta di equilibri difficili – è sposare format, eventi e incontri che mettono insieme proposte di contenuti con le esigenze commerciali: in parole povere, guadagnare da un evento divulgativo senza perdere la credibilità di ciò che viene detto durante l’evento e dicendo qualcosa che abbia uno spessore reale.
In questo caso, due delle aziende presenti erano sponsor della BlogFest: hanno offerto un contenuto al pari di altri, hanno partecipato alla discussione come gli altri e tutti insieme abbiamo offerto argomenti e spunti interessanti. Non abbiamo, insomma, svuotato di contenuto un’opportunità di crescere professionalmente e umanamente.
Ecco, questa è la strada su cui proseguire: dibattiti reali, professionisti all’opera e un modo serio di affrontare le esigenze e le domande del mondo food.
Rischiamo, in caso scegliessimo soluzioni più facili e “spendibili” nel breve termine, di trovarci tra qualche anno senza sapere a cosa dare valore, e a chi, e questo solo perché abbiamo barattato un’idea lungimirante per un guadagno immediato.
Gli incontri tra aziende, chef, agenzie e blogger dovranno mirare a una reale crescita di competenze, ed essere preceduti da un’analisi seria delle esigenze e delle professionalità di tutti gli attori coinvolti, in modo da offrire un prodotto di qualità oggi che sia da base di riflessione per domani.
È un lavoro che deve essere sostenuto da un progetto che non miri al solo profitto, perché altrimenti tra pochi anni saremo tutti più poveri. A voi il video!